IL MONDO DI MASASHI KISHIMOTO: La biografia - diciannovesima parte
Nemmeno verso la fine del secondo anno di università riuscivo a disegnare dei manga decenti. Fu allora che cominciai a riflettere su cosa fossero i manga e cominciai ad analizzarli per capirli fino in fondo. Compresi che un manga necessita di vari fattori come i personaggi, la storia, il tema, le inquadrature, la tecnica, oltre che il buon gusto. E' un bene averlo compreso. Ma man mano che andavo avanti con l'analisi, scoprivo quante qualità mi mancavano, e mi rendevo conto di quante cose ci fossero da fare. Capii che non sarei riuscito a creare nemmeno un manga discreto se non mi fossi impadronito di tutti quei fattori. Cominciai quindi a provare terrore nei confronti dei manga e ad aver paura di disegnarli. Fu un periodo difficile che durò diversi mesi, in cui mi sentii depresso. Un giorno un mio amico comprò Jump e si mise a leggere Slam Dunk in camera mia. Osservando il mio amico notai come il suo viso fosse segnato da un'espressione di divertimento. Quando concluse la lettura mi disse a gran voce:"aaah! Quanto mi piace Slam Dunk!". All'improvviso desiderai chiedere disperatamente una cosa al mio amico. Anche se quella domanda mi metteva paura. Lui era uno che non mentiva e che si intendeva di manga... alla fine glielo chiesi:"in cosa è diverso il mio manga da Slam Dunk? Perchè Slam Dunk è cosi divertente?". Anch'io sapevo benissimo quanto Slam Dunk fosse divertente, e piaceva da morire anche a me... però volevo sapere oggettivamente la differenza tra il mio manga e Slam Dunk. Il mio amico mi rispose in questo modo: "Leggendolo, si riesce a capire quanto Takehiko Inoue adori il basket. Inoltre si riesce a captare quanto Inoue stesso si diverta mentre lo scrive, trasmettendo così i suoi sentimenti ai lettori. E' il manga stesso che chiede di essere letto. Tu adorerai i manga, ma non ti diverti quando li disegni. Sembra che ti accontenti di ciò che scrivi senza pensare ai lettori. Il tuo manga non chiede di essere letto...".
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