Il Clan Kaguya è originario del Paese
dell'Acqua. I suoi membri amano combattere e si sentono a loro agio solo
sui campi di battaglia. La loro abilità innata consiste nel moltiplicare
e plasmare le proprie ossa, creando in combattimento una durissima
difesa e nello stesso tempo un attacco perforante. Una volta creato e/o
estratto un osso, i tessuti muscolare lacerati si rigenerano
immediatamente, mentre l'osso estratto si ricrea. Sembra che il continuo
abuso di questa capacità comporti gravi danni alla salute, probabilmente
perché durante l'estrazione delle ossa si espone l'interno del corpo
all'ambiente esterno pieno di microrganismi. Un'altra ipotesi potrebbe
essere che la continua creazione di un numero esagerato di ossa costi
troppe energie per il corpo. La conoscenza medica del Clan sembra essere
stata perduta con la sua estinzione, non si sa quindi se vi fosse una
cura. La loro natura bellicosa, la sete di violenza e di lotta hanno
portato i Kaguya a rivoltarsi contro il loro stesso Villaggio e per
questo motivo sono stati quasi sterminati. Infatti è rimasto in vita un
solo appartenente al clan Kaguya: Kimimaro.
Fedele servo di Orochimaru, faceva un tempo parte del gruppo dei "Cinque
del Suono". A causa di una malattia molto grave ha dovuto però
abbandonare il gruppo, e benchè Kabuto, tenti di curarlo con tutti i
mezzi, la sua malattia sembra incurabile. É stato raccolto ed allevato
da Orochimaru, e successivamente scelto da questi per contenere la sua
anima ed ereditarne così i poteri, ma il progetto si è rivelato
irrealizzabile a causa della sconosciuta malattia che affliggeva
Kimimaro. Kimimaro possiede una straordinaria abilità che persino il suo
clan amante della guerra temeva. Per questo motivo fu tenuto rinchiuso
per tutta la sua infanzia in una cella e rilasciato solo per combattere
contro gli altri clan. Nel suo stile di combattimento spiccano mosse
come il "Ballo della Camelia". Kimimaro è anche in possesso di uno dei
sigilli di Orochimaru, il potentissimo Gaia Fuuin, pari per forza al
Segno Maledetto in possesso da Sasuke Uchiha. Kimimaro perde la vita
durante uno scontro con Gaara, giunto in soccorso di Rock Lee. Tuttavia,
la sua morte non è causata dal suo nemico, ma dalla sua malattia.
Le tecniche del clan Kaguya
Yanagi no Mai
Kimimaro può ricorrere a questo jutsu senza bisogno di dover passare
allo stadio 2 del sigillo maledetto. Grazie alla sua innata abilità,
egli riesce a produrre due lame ossee che fuoriescono dai palmi delle
sue mani, utilizzandole a mo' di spade. Combinando le due lame con una
serie di movimenti veloci, Kimimaro può colpire con efficacia numerosi
bersagli.
Tsubaki no Mai
Kimimaro può ricorrere a questo jutsu senza bisogno di dover passare
allo stadio 2 del sigillo maledetto. Egli estrae un osso dal suo
braccio, servendosene come una spada che riesce a manovrare con estrema
facilità. La spada è particolarmente resistente, in conseguenza del
fatto che Kimimaro ha la capacità di modificare la densità e il grado di
durezza delle sue ossa a seconda delle necessità.
Karamatsu no Mai
Per ricorrere a questo jutsu, Kimimaro deve raggiungere il suo
Bloodlimit e cominciare ad azionare il sigillo maledetto. Si tratta di
una mossa generalmente difensiva, che però oltre a fungere da protezione
per Kimimaro, può contemporaneamente danneggiare il suo avversario. Un
numero indefinito di ossa molto rigide fuoriesce, all'improvviso, dal
suo torace e dalla sua schiena, schermando ogni eventuale attacco; in
seguito Kimimaro, roteando su sé stesso, può servirsi delle ossa per
ferire il nemico.
Nell'anime, Kimimaro utilizza questa tecnica per proteggersi dal Loto
Frontale di Rock Lee. La Danza del Larice funge da difesa, e gli
consente inoltre di ferire seriamente Lee, che però viene salvato
dall'intervento di Gaara.
Teshi Sendan
Per ricorrere a questo jutsu, Kimimaro deve raggiungere il suo
Bloodlimit e cominciare ad azionare il sigillo maledetto. Egli produce
dieci proiettili rotanti a partire dalle sue dita, che vengono lanciati
ad altissima velocità.
Nell'anime, Kimimaro lancia i proiettili perforanti contro Gaara, per
testare la tanto decantata difesa di sabbia. Quest'ultima si rivela
capace di schermare l'attacco.
Tessenka no Mai, Tsuru
Per ricorrere a questo jutsu, Kimimaro deve sfruttare a pieno il potere
del sigillo maledetto, passando allo seconda fase. La Danza della
Clematide è suddivisa in due parti: nella prima, denominata appunto
"liana", egli estrae la sua colonna vertebrale, utilizzandola come una
sorta di frusta che gli consente di attaccare o di immobilizzare
l'avversario.
Nell'anime, la liana ossea viene utilizzata da Kimimaro per
immobilizzare Gaara, che si fa comunque scudo con la sua sabbia, non
subendo alcun danno.
Tessenka no Mai, Hana
È la continuazione della tecnica precedente: dopo l'immobilizzazione,
una struttura ossea estremamente compatta si sviluppa a partire dalla
mano di Kimimaro, avvolgendosi come il bocciolo di un fiore (da qui il
nome) e assumendo, al termine del processo, la forma di una lancia
perforante. La Danza della Clematide è uno degli attacchi più potenti di
Kimimaro: la sua potenza è dovuta all'alto grado di calcificazione che
caratterizza la lancia così ottenuta, capace di far breccia nella più
solida delle difese: questo primato sarà però interrotto dall'intervento
di Gaara.
Nell'anime, la lancia non riesce a perforare lo scudo di sabbia di Gaara
e finisce con lo sgretolarsi. Gaara ha fatto in modo che la sua sabbia
raccogliesse i vari minerali presenti nel sottosuolo, pressurizzandoli e
irrobustendo ulteriormente la sua difesa.
Sawarabi no Mai
È la quinta, nonché l'ultima delle danze di Kimimaro, che ormai si trova
allo stadio 2 del sigillo maledetto e ha pienamente raggiunto il suo
Bloodlimit. La tecnica consiste nella produzione di una numerosa serie
di ossa, che, spuntando numerosissime dal terreno, vanno a costituire
una sorta di foresta di felci (da qui il nome). Kimimaro può poi
spostarsi lungo una qualsiasi di queste ossa.
Nell'anime, la Danza delle Felci rappresenta uno degli ultimi jutsu di
cui si serve Kimimaro, nel disperato tentativo di sconfiggere Gaara.
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